Frazioni e località: Pianlungo, Le Prese, Monterubiaglio, Viceno
www.comuni-italiani.it/055/010/
IN CITTÀ
Chiesa del SS.mo Crocefisso
La chiesa del SS.mo Crocifisso ha festeggiato nel 2012 il suo trecentenario: tre secoli di vita della piccola chiesa, tanto più importante perché anticamente linea di confine del paese verso il piano dell’Alfina (tanto che spesso è definita “rurale”) e, soprattutto, l’unica della parrocchia voluta e costruita con le elemosine dei fedeli nel lontano 1712. In essa si conserva un Crocifisso di fine Seicento (definito nei documenti: “un Crocefisso di legno spirante e scolpito, et è miracoloso”) da sempre onorato dalla popolazione con una grande venerazione, riconosciuta nel tempo anche dai vari vescovi giunti in visita pastorale.
Da www.prolococastelviscardo.it/castel-viscardo-e-la-sua-storia/le-chiese-di-castel-viscardo
Chiesa di Sant’Antonio da Padova
La chiesa filiale dedicata a Sant’Antonio, patrono di Castel Viscardo, fu edificata nell’anno 1650, per volere del marchese Orazio Spada che acconsentì alla costruzione su richiesta di un predicatore quaresimale. La stessa fu benedetta il 1° aprile 1657 dall’allora parroco don Sebastiano Commandini. Anticamente si trovava sulla strada che portava fuori dal paese, verso Monterubiaglio o Orvieto; oggi è ubicata all’interno del paese nel rione omonimo, sviluppatosi intorno alla sua costruzione.
Da www.prolococastelviscardo.it/castel-viscardo-e-la-sua-storia/le-chiese-di-castel-viscardo
Oratorio ex chiesa di Sant’Agostino
La chiesa dedicata al culto di Sant’Agostino era anticamente denominata “Madonna del Giardino” (se ne hanno notizie dal 1616); in essa era eretta la confraternita del SS.mo Sacramento, poi, dall’Ottocento, le confraternite riunite. La struttura si trovava extra et prope, letteralmente fuori, ma nelle vicinanze del Castello, dove un tempo era quasi isolata. Si tratta certamente di una delle prime costruzioni oltre le mura dell’iniziale incastellamento di fine Duecento, infatti, la precedentemente denominazione si deve alla stessa zona nella quale era eretta, ossia il giardino del castello, al di sotto del quale dal Cinquecento si sviluppava il primo nucleo esterno alla roccaforte.
Da www.prolococastelviscardo.it/castel-viscardo-e-la-sua-storia/le-chiese-di-castel-viscardo
Castello di Madonna Antonia
Il Castello di Viscardo, altrimenti detto di Madonna Antonia (così si trova indicato in molti documenti religiosi e civili almeno sino al XVII secolo, dal nome di una delle sue prime proprietarie), risale alla fine del 1200. Era realizzato a vari livelli e in diversi momenti, trasformandosi, nel corso dei secoli, da torrione a fortezza o rocca sino a essere un maniero, ossia una dimora signorile di campagna.
In un documento del 1708, la sua posizione geografica è così descritta:
«Castel Viscardo, in Diocesi, e Territorio d’Orvieto, lontano da questo miglia cinque, e da Acquapendente miglia sette, tra le quali due Città è posto in Monte sopra il Fiume Paglia, ma con pianura ampla, e bella verso Bolsena»; in un altro, invece, si legge: «Castel Viscardo, altrimenti detto di Madonna Antonia, è lontano dalla Città d’Orvieto circa sei miglia posto in luogo di buon Aria, con bella, et fruttifera Campagna»
Da www.comune.castelviscardo.tr.it/zf/index.php/storia-comune
Centro di Documentazione Multimediale del Cotto
Il Centro di Documentazione Multimediale del Cotto, di Castel Viscardo, occupa gli spazi riadattati di un ex lavatoio degli anni trenta e dell’adiacente granaio.
Al suo interno è ospitata una mostra permanente dedicata al mattone e ai prodotti che derivano dall’argilla, materia prima ricavata dai giacimenti circostanti il paese, che veniva lavorata manualmente avvalendosi di stampi lignei diversi a seconda del formato del mattone desiderato.
Da www.umbria.ws/content/centro-di-documentazione-multimediale-del-cotto-castel-viscardo
www.prolococastelviscardo.it/il-museo/index_html
DINTORNI
Chiesa dedicata ai Santi Giovanni Battista e Antonio da Padova, Monterubiaglio
Nel 1250, sui resti di un tempio romano, fu edificata la chiesa dedicata ai Santi Giovanni Battista e Antonio da Padova. La struttura architettonica conserva ancora intatta la forma originaria: una navata centrale affiancata da due navale laterali, con abside unica, priva di coro; la volta è a crociera, suddivisa in cinque spicchi, originariamente forniti di finestre; due di queste vennero chiuse successivamente da due dipinti di forma circolare con le immagini dei santi Antonio abate e Marco evangelista.
Da www.castelviscardo.info/territorio/monterubiaglio
Castello di Viceno, Viceno
Il castello di Viceno è tra i più antichi dell’orvietano, costruito intorno all’875.
Appartenne alla famiglia Simoncelli e nel 1646 fu acquistato da Orazio Spada impiegando il ricavato ottenuto dalla vendita dei beni ereditari del cardinale Fabrizio Veralli, fratello di suo suocero Giovanni Battista.
Da www.castelviscardo.info/territorio/viceno
Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico-Ambientale Monte Peglia Selva di Meana S.T.I.N.A.
Il Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico Ambientale (S.T.I.N.A.) Monte Peglia e Selva di Meana comprende tre aree naturali protette separate tra loro, ma tutte ricadenti in un ambito più vasto che è quello di pertinenza della Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana. L’area più vasta è quella di Allerona-Selva di Meana, segue poi quella della Melonta-Bosco dell’Elmo, molto interessante sotto il profilo floristico-vegetazionale ed infine l’area protetta di San Venanzo, che comprende anche una zona vulcanologica. L’ambiente montano del Gruppo Peglia è caratterizzato da cerrete, ma anche da estese pinete; ricchissima è la flora calcolabile in oltre un migliaio di specie.
Da www.parks.it/parco.monte.peglia.selva.meana/index.php
www.umbria.ws/castel-viscardo
Area archeologica di Coriglia
Below the town of Castel Viscardo there have been a series of water features that have persisted for more than 3000 years passing from Etruscan to Roman to Christian. We have been exploring the site in all its phases.
Da www.digumbria.com
Necropoli località Caldane
Compresa nel Parco Archeologico e Ambientale dell’Orvietano (PAAO), la necropoli si estende in un’area boscosa a nord-ovest di Castel Viscardo, nella valle del fiume Paglia. In luce dal 1986, è costituita da tombe a camera di modeste dimensioni, scavate nella roccia e precedute da un breve corridoio d’accesso (dromos). Ritrovate in parte già manomesse, quelle intatte contenevano ceramiche dipinte di produzione orvietana, buccheri, ma anche oggetti in metallo, come uno specchio etrusco in bronzo, inciso con raffigurazioni mitologiche. La necropoli risale per gran parte alla seconda metà del VI secolo a.C.
Da www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito
-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=153745&pagename=57
BIBLIOGRAFIA
- AAVV, Quaderni monaldeschi: ambiente, storia, costume, Comune di Castel Viscardo, Castel Viscardo, 2014.
- AAVV, Castel Viscardo : storia, arte, tradizioni a cura della Associazione Pro Loco di Castel Viscardo, Castel Viscardo, 2014;
- Bizzarri C. – David B. G., Monterubiaglio e il sito archeologico di Coriglia, in Quaderni monaldeschi: ambiente, storia, costume, pp. 7 – 36, Comune di Castel Viscardo, Castel Viscardo, 2014.
- Giuliani L. , Il SS.mo crocifisso di Castel Viscardo: una chiesa rurale di pia devozione, in Quaderni monaldeschi: ambiente, storia, costume, pp. 37 – 70, Comune di Castel Viscardo, Castel Viscardo, 2014.
- Maffei M., Castel Viscardo e gli Spada, Castel Viscardo, 1990.
- Moretti Giani S., Costruzione e fasi costruttive della chiesa medievale di Monterubiaglio, in Quaderni monaldeschi: ambiente, storia, costume, pp. 69 – 86, Comune di Castel Viscardo, Castel Viscardo, 2015.